sabato 28 agosto 2010

Apple, Facebook, Google citate dal co-fondatore Microsoft

Undici società tra cui AOL, Apple, eBay, Facebook, Google, Netflix, Office Depot, OfficeMax, Staples, Yahoo e Google YouTube, sono state denunciate venerdì mattina in un tribunale federale di Seattle, da Paul Allen della Interval Licensing, per aver abusato, secondo lui di quattro brevetti. La notizia si è ormai diffusa in rete ma è stata data per primo dal Wall Street Journal.



Allen ha fondato la Microsoft insieme a Bill Gates nel 1975 ma lasciò la società nel 1983, perchè affetto dal morbo di Hodgkin.. Forbes ha stimato, quest'anno, che Allen ha un patrimonio nettio di 13,5 miliardi di dollari. Non è infatti ancora stata richiesta una cifra di risarcimento ma provvedimenti inibitori nei confronti delle società.. Secondo Allen le 11 società avrebbero violato i brevetti prodotti da una società di ricerca della Silicon Valley, che chiuse nel 1992 ed i cui brevetti sono stati rilevati dalla Interval Licensing.I due brevetti che secondo Allen sono stati più violati sono:


1) n ° 6.263.507, "Browser per l'uso nella navigazione in un insieme di informazioni, con particolare applicazione alla navigazione nell' nformazione rappresentata dai dati audiovisivi."


2) n ° 6.757.682, "Sistema di avvertimento per gli utenti nei confronti di articoli di interesse attuale."


Secondo Allen, Facebook avrebbe violato il primo brevetto e le altre 11 società il secondo.


Gli altri brevetti violati riguardano la gestione del sistema che permette di attivare annunci pubblicitari,aggiornamenti notizie,immagini video facendoli lampeggiare sullo schermo di un computer, in modo periferico rispetto all'attività principale dell'utente.


Stranamente la Microsoft pur proprietaria di Bing, non è stata citata.


I responsabili di Facebook hanno detto che l'accusa non ha consistenza e combatteranno in tribunale, mentre i portavoce di Google hanno commentato "Questa causa contro alcune delle aziende più innovative America riflette un trend negativo di persone che cercano di competere in aula al posto del mercato", altre società, tipo Apple e yahoo non hanno rilasciato dichiarazioni.


Vi terremo informati su come si svolgerà la vicenda.

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