venerdì 4 febbraio 2011

Intel: Sandy Bridge, problemi chipset

Fortunatamente, il difetto evidenziato dalla stessa Intel, nelle prime fasi del lancio dei nuovi processori Sandy Bridge ha fatto si che fossero già in mano ai clienti pochissimi dispositivi. 

Lanciato al CES il processore Sandy Bridge definito anche “processore di seconda generazione Intel Core” è in grado di integrare la grafica direttamente sul silicio del processore principale. Ciò consente di ottenere un basso consumo energetico ed elevate prestazioni multimediali e di gioco. Il problema reso noto dalla stessa Intel, non riguarda il processore, bensì il chipset, ossia al condotto che permette al processore di dialogare con l'hardware del PC. Il problema è legato a come il chipset “cougar point” comunica con i dispositivi SATA, come ad esempio hard disk o un drive ottico SATA, con riduzioni delle prestazioni e rallentamenti in lettura e scrittura.

 Intel ha detto di aver fino ad oggi spedito oltre 8 milioni di processori ma pochi sarebbero già nelle mani dei clienti. In ogni caso se si fosse comprato un computer HP o Lenovo, ad esempio che presenta il problema, l'unica vera alternativa è quella di farsi sostituire la scheda madre intera. In ogni caso Intel ha dichiarato che sta dando pieno supporto ai produttori di PC. Questo evento, chiaramente, avrà ripercussioni finanziarie ed Intel si aspetta, per il primo trimestre 2011, una riduzione delle entrate di circa 300 milioni di dollari. I costi totali della riparazione e della sostituzione dei materiali e dei sistemi interessati sono stimati intorno ai 700 milioni di dollari. 

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