giovedì 14 ottobre 2010

Accordo Facebook, Bing sulla ricerca sociale

Continua la lotta a Google ed il sodalizio fra Facebook e la Microsoft iniziato nel 2007, ora Mark Zuckerberg , fondatore e Ceo di Facebook e Qi Lu, presidente di Microsoft Online Services, hanno annunciato ieri appunto l'estensione della partner-ship che, come detto, dura da tempo e anche il fatto che Bing permetterà ai ricercatori di vedere i risultati generati dall'uso del pulsante “like” da parte dei loro amici. Quando si eseguirà una ricerca su Bing, si vedranno nei link anche i risultati scaturiti dal "MI PIACE" degli amici su Facebook. Ciò permette Bing di approfittare della rete socialedegli utenti per dare risultati di ricerca personalizzati.


Gli utenti di Bing vedranno delle finestre di pop-up, che chiederanno loro se vogliono collegare i loro account Bing ed i loro account Facebook e se l'offerta viene rifiutata il loro profilo Facebook non verrà visualizzato su Bing. Mark Zuckerberg, ha detto di stare scegliendo la società più in difficoltà ma non esclude che le informazioni del bottone “like” potranno essere condivise in futuro con altri motori di ricerca. Del resto con Google c'è tensione, soprattutto perchè il motore di ricerca sta cercando di fronteggiare la crescente spesa pubblicitaria on line che sta andando verso Facebook. Alcuni analisti che hanno studiato l'opzione, hanno dichiarato "L'iniziativa offre una grande quantità di promesse, e dà forse un vantaggio a Bing al quale Google non potrà replicare velocemente. Ma per il momento, questo non è un Google-killer”


Meno di un mese fa, un rumor aveva suggerito che Bing avrebbero avuto accesso a tutti i dati generati dagli utenti di Facebook (in forma anonima) per personalizzare meglio i propri risultati di ricerca , ora la cosa è stata concretizzata. Secondo la Microsoft è il “sociale” quello che avrà senso per la ricerca ma io credo che la gente abbia sempre bisogno di un motore di ricerca efficiente con molte opzioni e link e a me non sembra proprio, basta fare una prova, che Google e Bing, siano sullo stesso piano.

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