Google, dopo un articolo del New York Times, non proprio lusinghiero sui suoi algoritmi di ricerca ha fornito alcuni chiarimenti, spiegando che ora, modifica gli algoritmi in modo che i commercianti con cattiva fama, abbiano un punteggio inferiore.
Il problema era nato da una dichiarazione fatta dal proprietario e fondatore di DecorMyEyes , il quale aveva detto che aveva utilizzato i commenti negativi postati dai clienti a suo vantaggio ed in tal modo era stato per anni nelle prime posizioni di ricerca. Per le query di occhiali. Amit Singhal ha poi commentato questo fatto in un articolo sul blog dicendo che da ora in poi, non succederà più che i cattivi commercianti, possano utilizzare i messaggi di protesta dei loro clienti per aumentare lo share. In ogni caso i rapporti con i clienti non possono essere fatti contare molto senza incidere profondamente sui sistemi di ricerca o almeno Google al momento non ha trovato ancora il modo.
Deve, indubbiamente, agire manualmente correggendo gli algoritmi di ricerca in base alle segnalazioni dei clienti dell'impresa commerciale. Dice comunque il responsabile di Google,che quello che ha giovato a DecorMyEyes non sono stati tanto i post rabbiosi dei suoi utenti, quanto i molteplici articoli scritti sulla vicenda da giornali con buona fama.
Google è comunque sempre alla ricerca di miglioramenti alle sue opzioni di ricerca che gli permettono di guadagnare egregiamente grazie agli avvisi pubblicitari. Infatti lo scorso anno Google ha avuto un fatturato di 23,6 miliardi soprattutto grazie alla pubblicità nella ricerca. Amit Singhal , dice che essi non possono però escludere che altri cercheranno di usare gli algoritmi a loro vantaggio per ottenere un posizionamento più alto ma essi continueranno a lavorare duramente, 24 ore su 24.
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