Non si mettono bene le cose per Wikileaks, né per il suo fondatore che si è consegnato alla polizia in una stazione di Londra, dopo il mandato internazionale emesso contro di lui dalla Svezia, in seguito a avvenimenti avvenuti nell'agosto 2010 riguardanti due capi d'imputazione per molestie sessuali e coercizione illegale ed una di stupro, nei confronti di due donne che avrebbe incontrato in Svezia, durante un viaggio di lavoro. Wikileaks, ha inoltre dovuto subire numerosi attacchi DdoS ed è stata abbandonata da Amazon,Pay Pal e dal suo fornitore di servizi DNS, EveryDNS.net e recentemente anche dalla banca svizzera PostFinance.
Sembrerebbe che il tribunale abbia per ora negato a Julian Assange la libertà su cauzione e che rimarrà in custodia fino al 14 dicembre, quando ci sarà un'altra udienza e parrebbe inoltre che Julian Assange voglia evitare l'estradizione in Svezia.
Kristinn Hrafnsson, portavoce di Wikileaks ha detto che l'arresto di Assange non cambierà i piani per il rilascio dei documenti, sia oggi stesso che nei prossimi giorni. Intanto Assange, poiché è cittadino australiano, si è rivolto al suo governo, chiedendo protezione e spiegando che Wikileaks è attaccato ingiustamente mentre altri giornali ed organi d'informazione hanno pubblicato gli stessi documenti mostrati da Wikileaks.
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